lunedì 12 settembre 2011

Classe omogenea o eterogenea?

Ogni anno, al rientro delle vacanze, rimango piacevolmente stupita da quanto i bambini possano maturare in soli due mesi. Se posso permettermi di dirlo...concedetemelo dai... maturano SOPRATTUTTO LE BAMBINE!!! In classe non c'è più una sola insegnante, ma una insegnante circondata da tante dolci assistenti che aiutano chi è in difficoltà, incoraggiano gli indecisi,  consolano i piccoli, accompagnano i timidi, accarezzano i disperati, distraggono i malinconici, imboccano i pigri e soprattutto SORRIDONO alla vita. 
Questo commento lo faccio perché molte mamme e anche alcune mie amiche mi chiedono pareri sulla "composizione" delle classi. Alla scuola materna, fondamentalmente, esistono due tipologie di classi: omogenee ed eterogenee.
Nella sezione omogenea tutti i bambini sono  della stessa età, in quella eterogenea invece, convivono bambini di età diverse (3-4-5 anni), in alcuni casi esistono delle eterogenee di due sole fasce di età anziché di tre.
La sezione omogenea, una volta superata la fase degli inserimenti (25 piccoli da rendere autonomi e felici!!) è sicuramente la situazione ottimale per le insegnanti, che possono programmare delle attività adeguate a tutti, possono utilizzare un linguaggio comprensibile a tutti, possono lavorare contemporaneamente con tutti gli alunni.
La sezione eterogenea è più difficoltosa per l'insegnante che deve programmare tre attività diverse ogni giorno e creare delle situazioni (per es. dei laboratori) in cui si trovino invece momenti di omogeneità.
Quello che posso dire con sicurezza dopo diversi anni di insegnamento è che nulla può' eguagliare l'esempio che i bimbi grandi danno naturalmente ai bimbi piccoli. Il potere seduttivo di un bimbo di 5 anni nei confronti di uno di 3 è inimmaginabile. 
La classe eterogenea è molto faticosa, ma può' dare grande spazio alla cooperazione e far sì che gli istinti materni delle bimbe di 5 anni possano essere prontamente soddisfatti!
Quest'anno ho ben 5 piccole adorabili assistenti-segretarie-vicemaestre-mammine-babysitter...sarà un gran bell'anno!i maschietti sono troppo impegnati con le loro macchinine e partite di calcio per aver voglia di giocare con un piccolotto, ma se ne avranno voglia saranno sempre i benvenuti.

2 commenti:

  1. Per Lechen abbiamo scelto, invece, l'omogenea. Dopo tanto pensare, studiare e valutazione dei pro e contro, sono giunta alla conclusione che non esiste una situazione giusta o sbagliata. Ma solo un "meglio per come è lei, in questa fase della sua crescita". Sarebbe stata, nella eterogenea, come un vaso di coccio trasportato in mezzo a vasi di ferro. Il rischio che si rompesse era troppo grande. Per ora! grazie freefrà/haidi/francesca lanocita

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  2. E' proprio vero quello che dici Francesca, non esistono situazioni giuste o sbagliate, ma alcune migliori o più adeguate alle reali necessità del singolo. Anche se effettivamente con i tempi che corrono è sempre più difficile prestare attenzione al "SINGOLO". Per fortuna alla scuola dell'infanzia il singolo bambino, con le sue peculiarità è ancora il centro incontrastato di ogni attività che viene proposta, di ogni scelta educativa che viene fatta. Io ce la metto tutta affinché ogni bambino si senta unico e irripetibile, ma troppo spesso vengono già etichettati ancora prima di entrare in classe.

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